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La Quinta discplina LMS

di Peter Senge

edizione italiana a cura di Luigi Maria Sicca

Copertina di Stefano Mazzoleni

Scritti di Luigi Maria Sicca

Edoardo Mollona ~ Stefano Armenia ~ Nicola Andreottola ~ Simona Capecelatro e Davide Coppola ~ Sergio Barile e Francesca Iandolo ~ Mariavittoria Cicellin e Stefano Consiglio ~ Corrado Cuccurullo ~ Luca Giustiniano ~ Vito Lasala ~ Paolo Canonico e Davide Bizjak ~ Marcello Martinez e Mario Pezzillo Iacono ~ Stefano Mazzoleni e Francesco Giannino ~ Mario Nicodemi ~ Francesco Perillo ~ Francesco Piro ~ Apollonia Striano

 

Anteprima filetype pdf

Doi: 10.19245/25.05.bs.062

 

 Sezione ricerche

 

La Quinta Disciplina in questa nuova edizione italiana riprende il lavoro sviluppato da Peter Senge nel 2006.

La Quinta Disciplina tratta creativamente le sfide delle organizzazioni. Quelle di ieri, di oggi e domani.

La Quinta Disciplina rilancia una questione di sempre: quella della prospettiva, possibilità di afferrare la percezionedel cambiamento (per ciascuno e come coscienza collettiva), guardando a processi (diversi) nel loro insieme.

Perché prospettiva e percezione condizionano la definizione stessa di ciò che è (o non è) reale.

Perché prospettiva e percezione hanno da fare i conti con il nodo gordiano della complessità del cambiamento organizzativo.

Perché la complessità è espressione di coordinate spaziotemporali radicate nella mente.

Perché la corsa in atto verso il controllo dei micro processi, dei respiri, dei palpiti lascia tutto il resto ai robot da noi desiderati, pretesi, costruiti, complice la tecnologia che ci sfida (senza riuscirci, o sì) sul terreno degli archetipi, primi esemplari assoluti.

Se ne consiglia la lettura ai cultori della práxis (πρᾶξις), motivati da un'analisi delle conseguenze dell'azione sulla società. Gli studiosi che adotteranno questa filosofia troveranno nel La Quinta Disciplina una preziosa panoplia di strumenti concettuali per la produzione di una conoscenza non astratta. Indissolubilmente legata agli obiettivi che l'azione si pone. 

Se ne sconsiglia la lettura a chi coltivi certezze piene su ciò che è natura e ciò che è cultura. Su chi si occupa di Scienze umane e sociali, quindi di economia, organizzazione e management. Su chi si occupa di Scienza, con la S.