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Copertina Quagliadi Renato Quaglia

Introduzione Luigi Maria Sicca 

Prefazione Sir Jonathan Mills 

Postfazione Fabrizio Barca

 

Anteprima filetype pdf

Doi: 10.19245/25.05.bs.045

 Sezione strumenti e saggi

Bravi, ma basta! è una riflessione su crisi e limiti del sistema delle istituzioni e degli eventi culturali italiani.

Bravi, ma basta! tematizza quanto cambiare sia dràma costante. Nelle pratiche e nel pensiero di chi si rivolge al pubblico e ai territori.

Bravi, ma basta! narra la difficoltà del dialogare: tra politica, gestione e persone.

Bravi, ma basta! approfondisce i classici dilemmi del pensiero organizzativo: transculturalismo e internazionalizzazione, neopatrimonialismi e festivalizzazione, difetti di gestione e conflitti organizzativi, aziendalizzazione, promesse tradite, autosufficienze; pubblico-privato. E gerarchia, mercato, clan, burocrazia.

Bravi, ma basta! ripercorre e reinterpreta sette emblematiche storie italiane: il Centro di Ricerca Teatrale di Milano; le vicende d’arte e policy pubbliche di Ludovico Corrao e Antonio Presti, in Sicilia; Franco Quadri, regista di sistema; le crisi silenziose, fragorose, continue, paradossali di Fondamenta–Città dei lettori a Venezia, del Museo Madre a Napoli, della Biennale di Venezia, di Riso, Museo d’arte contemporanea della Sicilia, a Palermo.

Se ne consiglia la lettura a chi si chiede: “cosa ci è successo?” e chiede cambiamento.

Se ne sconsiglia la lettura a chi confida nell’immutabilità, “che tutto cambi, perché nulla cambi”.