Introduzione Luigi Maria Sicca
Prefazione Sir Jonathan Mills
Postfazione Fabrizio Barca
Sezione strumenti e saggi
Bravi, ma basta! è una riflessione su crisi e limiti del sistema delle istituzioni e degli eventi culturali italiani.
Bravi, ma basta! tematizza quanto cambiare sia dràma costante. Nelle pratiche e nel pensiero di chi si rivolge al pubblico e ai territori.
Bravi, ma basta! narra la difficoltà del dialogare: tra politica, gestione e persone.
Bravi, ma basta! approfondisce i classici dilemmi del pensiero organizzativo: transculturalismo e internazionalizzazione, neopatrimonialismi e festivalizzazione, difetti di gestione e conflitti organizzativi, aziendalizzazione, promesse tradite, autosufficienze; pubblico-privato. E gerarchia, mercato, clan, burocrazia.
Bravi, ma basta! ripercorre e reinterpreta sette emblematiche storie italiane: il Centro di Ricerca Teatrale di Milano; le vicende d’arte e policy pubbliche di Ludovico Corrao e Antonio Presti, in Sicilia; Franco Quadri, regista di sistema; le crisi silenziose, fragorose, continue, paradossali di Fondamenta–Città dei lettori a Venezia, del Museo Madre a Napoli, della Biennale di Venezia, di Riso, Museo d’arte contemporanea della Sicilia, a Palermo.
Se ne consiglia la lettura a chi si chiede: “cosa ci è successo?” e chiede cambiamento.
Se ne sconsiglia la lettura a chi confida nell’immutabilità, “che tutto cambi, perché nulla cambi”.